Gli scacchi eterodossi sono una variazione sul tema del tradizionale e arcinoto gioco degli scacchi.
Probabilmente gli scacchi eterodossi sono antichi quanto il gioco tradizionale: quante volte infatti ad uno scacchista fantasioso sarα venuto in mente di modificare sensibilmente le regole del gioco, trasformandolo in qualcosa di nuovo e diverso?
Ebbene, per scacchi eterodossi si intende proprio questo, si intende cioΦ un gioco che, partendo dalla tradizionale scacchiera di otto per otto caselle e dai trentadue pezzi standard, permetta di giocare in modo originale.
In realtα, un nutrito stuolo di scacchisti, prima in America e poi, dai primi anni ottanta, in Italia, si sono convertiti a questa disciplina, disputando numerosi tornei o gran premi postali.
Questi "eteroscacchisti", ormai numerosissimi, si scontrano misurandosi sulle infinite varianti che le associazioni specializzate diffondono e cercano con difficoltα di catalogare. Il successo di questo modo di giocare (non si pu≥ parlare infatti di un singolo gioco) Φ dovuto essenzialmente al fatto che i due contendenti partono (in teoria) ad armi pari, in quanto nessuna strategia pu≥ considerarsi sicuramente vincente quando un gioco Φ relativamente nuovo e privo di storia.Gli scacchi eterodossi permettono di avvicinarsi al gioco degli scacchi senza timori e senza l'obbligo di affrontare lo studio che gli scacchi tradizionali richiedono. Colui che conosce solo il movimento dei pezzi potrα sfidare alla pari un esperto scacchista, se avrα l'accortezza di proporre una partita a Valanga o a Progressivi Italiani. La costante di questo metodo di gioco Φ la mancanza di una teoria sufficientemente testata (sebbene ormai le varianti pi∙ famose hanno determinato lo sviluppo di precise teorie).
Ogni volta che si cambia variante Φ come se si giocasse ad un gioco radicalmente nuovo e tutto da scoprire; un gioco comunque con grandi potenzialitα e per nulla inferiore a quello tradizionale.
Oltre a conoscere le regole del gioco ortodosso, i giocatori non dovranno far altro che leggere e ricordare alcune regole di modifica, di norma molto semplici, che costituiscono appunto il contenuto della variante.Se avete a disposizione una scacchiera e un avversario che fino ad oggi vi ha battuto ed umiliato perchΘ forte di una maggiore preparazione, non dovrete far altro che sfidarlo ad una delle varianti eterodosse che proponiamo. Se perderete di nuovo non potrete accampare scuse e dovrete anzi ammettere di aver trovato uno stratega migliore di voi.
- Viene eseguito ad ogni turno un numero progressivamente crescente di mosse: il Bianco inizia con una mossa, il Nero risponde con due mosse consecutive, il Bianco con tre , il Nero con quattro e cos∞ via.
- Lo scacco pu≥ essere dato solo con l'ultima mossa della serie.
- Lo scacco deve essere parato con la prima mossa della serie, altrimenti Φ scacco matto. Non si pu≥ parare uno scacco dando controscacco, in tal caso si perde per matto per impossibilitα di dare controscacco.
- Se non si Φ in scacco e non si pu≥ iniziare o completare la propria serie di mosse , la partita Φ patta per stallo.
- Se in dieci serie consecutive (5 del Bianco e 5 del Nero) non avvengono ne catture ne spinte di pedoni la partita Φ patta, a meno che uno dei giocatori non dimostri di poter vincere in un numero maggiore di mosse.
- Ogni mossa Φ composta di due parti
a- una mossa normale come nel gioco ortodosso
b- un avanzamento di un sol passo, deciso dal giocatore di turno, di uno dei pedoni dell'avversario. In tale movimento non sono possibili catture. Si pu≥ dare scacco di scoperta al Re avversario.
- Qualora nessun pedone avversario possa essere avanzato di un sol passo, la mossa -b- non si esegue.
- Se con la mossa -b- si Φ costretti a dare scacco al proprio Re , si perde la partita. Ci≥ vale anche se si Φ dato scacco matto con la mossa -a-. Se si porta un pedone in ottava, la decisione sul pezzo a cui promuovere spetta al giocatore a cui appartiene il pedone.
- La presa "en passant" Φ abolita.
- Se una delle due metα di una mossa Φ illegale, l'intera mossa deve essere rimpiazzata.
- Un giocatore vince se cattura all'avversario tutti i pezzi della stessa specie: per esempio il Re o la Donna o le 2 Torri o i 2 Alfieri o i 2 Cavalli o tutti gli 8 Pedoni. Se vi sono dei pezzi promossi, anche questi rientrano nel conteggio, se ad esempio un Pedone promuove a Donna, non basta pi∙ catturare una Donna per vincere.
- Non esiste lo scacco o lo scacco matto e tutte le regole relative sono annullate, il Re pu≥ quindi arroccare anche se sotto scacco o anche se attraversa case controllate da pezzi nemici. E possibile la promozione a Re.
- Se si promuove l'ultimo pedone la partita Φ perduta.
![]() [Home Page] |
![]() [E-Mail] |
![]() [Ludonet] |
![]() [Ds Net] |
![]() [Sommario] |
© Ludonet s.r.l. 1996 - Per maggiori informazioni ludonet@ludonet.it